La Croazia schiacciata tra ricatti economici USA e della UE, pressioni militari della NATO, stagnazione economica e sociale interna, e il passato che riappare
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di Vigna Enrico
Il Ministro degli Esteri russo Lavrov ha dichiarato che la visita del senatore statunitense Chris Murphy ad ottobre in Croazia, mira a fare “ pressioni vergognose” sul paese, in vista di decisioni decisive per la politica statale di quel paese. Infatti la visita è arrivata proprio mentre il governo croato si accinge a decidere alcune scelte economiche e militari che preoccupano le leadership statunitensi e occidentali. Da fonti locali è trapelato che il senatore ha cercato di ottenere una promessa da esponenti governativi della Croazia di escludere alcuna opzione di vendita di partecipazioni in Croazia della principale società di petrolio e gas la INA, a potenziali investitori dalla Russia che negli scorsi mesi avevano fatto proposte definite interessanti anche da membri del governo; come se non bastasse nei colloqui il senatore ha anche messo all’ordine del giorno degli incontri, addirittura una forma di veto ad eventuali forme di cooperazione con la Russia. In una conferenza stampa Lavrov ha detto: "…Secondo le informazioni che abbiamo, durante il suo recente viaggio in Croazia, il senatore statunitense del Connecticut, Chris Murphy ha cercato di ottenere una promessa dagli alti funzionari della Croazia, di escludere alcuna opzione di vendita di partecipazioni nella società leader del petrolio e del gas della Croazia INA, a potenziali investitori russi, in tal caso l'azienda potrebbe incorrere in interruzioni di altre collaborazioni con partner europei… Ha anche proposto ai funzionari croati di acquistare elicotteri americani in sostituzione di quelli di fabbricazione russa Mi-8, elicotteri attualmente in uso nell'esercito croato...", ha detto il ministro russo.
E’ evidente che queste mosse hanno come sfondo la politica USA di rafforzare le sanzioni contro la Russia, Washington sta costantemente esercitando una sempre più crescente pressione sugli stati del sud-est europeo, ultima la Croazia, ma in particolare l’Ungheria che recalcitrante alle imposizioni della UE e degli Stati Uniti, ha concluso numerosi contratti e progetti di sviluppo con la Russia. L’obiettivo delle politiche occidentali è quello di ostacolare al massimo la cooperazione con i paesi di quella regione nei settori dell'energia e negli ambiti delle tecnologie militari. Chiaramente queste pressioni, più appropriatamente definibili ricatti, fanno capire bene come e qual è, la concezione “democratica occidentale” del rispetto delle sovranità e indipendenza di ciascun paese, in un ottica di sviluppo e progresso nazionale. Inoltre sono in palese violazione di qualsiasi norma usualmente riconosciuta circa la cooperazione internazionale.
Mentre il governo croato è in aperta difficoltà nel prendere decisioni di questo tipo, che potrebbero rivelarsi anche disastrose per la sua già difficile situazione economica, sul fronte europeo è di ottobre la notizia rivelata d un comunicato dell’Ambasciata ucraina in Croazia, dove viene ufficializzato un accordo tra al Giunta golpista di Kiev e Zagabria, per la cura nel paese della ex Jugoslavia, dei feriti membri della Guardia Nazionale ucraina ( come documentato, in pratica i neonazisti ucraini). "…Secondo l’accordo tra la parte croata e in seguito ad una incontri dell'ambasciatore ucraino Oleksandr Levchenko presso il Ministero degli Affari esteri ed europei e il Ministero della Salute della Repubblica di Croazia, è stato raggiunto l'accordo che la Croazia fornirà cura e riabilitazione per i soldati della Guardia Nazionale dell'Ucraina, che sono rimasti feriti nelle operazioni militari nella parte orientale del Paese.. ", dice la nota. Nel protocollo siglato le parti hanno convenuto che la Croazia fornirà supporto medico e psicologico ai combattenti ucraini, che hanno partecipato o sono stati feriti; con la parte croata che coprirà tutte le spese di trasporto e di riabilitazione.
Da questo punto di vista l’accordo è in continuità e sintonia tra le radici storiche comuni e perfettamente affini, tra gli eredi dei banderisti ucraini e quelli degli ustascia croati.
Ieri come oggi con conclamate e rivendicate radici nazifasciste criminali.
Questi sono i militi della Guardia Nazionale ucraina
E questi sono i moderni ustascia di Croazia
E’ impressionante quante similitudini e parallelismi politici, culturali e fideistici, di ferocia, fanatismo, disumanità hanno avuto ed hanno nei reciproci discendenti, le bande neonaziste in Ucraina con i secessionisti croati degli anni ‘90. Un dato su tutti, tratto dai documenti storici: il comandante nazista dell’Adriatisches Kustenland in Croazia, che invitava Berlino ad intervenire per fermare la “ferocia spropositata” degli ustascia croati e lo stesso, negli stessi anni faceva da Kiev, il nazista comandante la “piazza” ucraina, che inviava ai comandi di Berlino rapporti dove chiedeva di intervenire per frenare le atrocità dei banderisti ucraini.
Per comprendere cosa sono stati gli Ustascia nella storia della Jugoslavia e per comprendere il fanatismo, l’odio e il razzismo insiti dentro questo fenomeno storico atroce, ecco alcuni stralci di discorsi di esponenti religiosi della chiesa Cattolica, nella stragrande maggioranza non solo fiancheggiatrice, ma parte del governo ustascia, non dimentichiamoci del cardinale Stepinac, criminale di guerra, complice del massacro di 700.000 mila serbi, ortodossi, ebrei, zingari, comunisti e antifascisti nel campo di concentramento di Jasenovac in Croazia.
Esclusi alcuni padri cattolici croati eroici, che in solitudine stettero al fiano della popolazione senza discriminazioni razziali o religiose, in gran parte pagandone il prezzo con la loro stessa vita. E anche qui in perfetta sintonia con la chiesa Uniata ucraina, schieratasi al fianco dei “liberatori” nazisti e diventando parte dei piani di massacro in quella terra.
Estratti dal discorso pronunciato dal cardinale cattolico Dr. Viktor Gutic, tenutosi in una raduno a Sanski Most, il 28 maggio 1941. Il discorso fu pubblicato su "Hrvatska Krajina" n° 19, del 30 maggio 1941. "…L'esercito serbo non esiste più. Non ci sono più serbi. Non dobbiamo più avere a che fare con quei contadini assetati di sangue. La dinastia dei Karadjordjevic è scomparsa e presto dalle nostre parti, non ci saranno più da vedere alcun serbo, perché saranno scomparsi. Ho dato drastici ordini per la loro distruzione economica completa e nuovi ordini saranno emessi per il loro sterminio totale. Non siate deboli nei confronti di nessuno di loro. Non dimenticate mai che essi sono i nostri nemici più radicali. Distruggeteli ovunque entrate in contatto con loro e la benedizione del nostro Capo dello Stato e la mia saranno eterne...
I serbi non devono sperare in nulla ed è meglio per loro di andarsene via, devono scomparire dalle nostre regioni e dalla nostra patria… ".
Sempre il cardinale Gutic dichiarava ad un altro raduno ustascia a Banja Luka: "…Ma domani io prenderò le redini. Gli romperò la schiena. Ditelo ai nostri amici. Dite loro che le loro schiene saranno rotte e quindi la purificazione avrà inizio... Nessuna pietà ... Il capo dello Stato e i ministri croati non vedono l'ora di entrare in una Banja Luka purificata e questo sta per essere fatto molto velocemente. Ho intenzione di essere un manico di scopa di ferro e posso dirvi che non permetterò a nessuno di venire da me a supplicare per salvare qualche nostro nemico... "
Il 9 Giugno 1941 Gutic ha detto in una manifestazione a Prnjavor: "…Dichiaro al nido serbo in Prnjavor che io darò a me stesso 24 ore per spazzare via questo nido serbo. Io comincerò ad ucciderli e voi mi seguirete…."
Nel giugno 1941, il Frate Srecko Peric, un francescano del monastero di Livno, dall'altare della chiesa del monastero di Gorica, invitò i croati a cominciare il massacro dei serbi:
"…Fratelli croati, andate e massacrate tutti i serbi. Prima uccidete mia sorella perché lei è sposata con un serbo e poi trattate tutti gli altri serbi nello stesso modo. Al termine di questo lavoro venire da me nella mia chiesa, dove ascolteremo le vostre confessioni e vi sarà data la comunione e così tutti i vostri peccati saranno perdonati... ".
A cura di Enrico Vigna, Forum Belgrado Italia.
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Overstatement from Davos 2017. |
Liberal corporative capitalism, for reasons of lowering traveling costs, proposed not to travel to history alone but packed togather with NATO, EU and unipollar World Order. Workers participation has good chances to step in provisionally, buying time for full scale workers selfmanagment. |