Page 12 - SabraChatila35anni
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Ho chiesto di vedere il volto di Dio ma un rappresentante di Dio ha urlato: Perché?
Ho risposto: Perchè sono un uomo sconfitto. Allora mi ha segnato a dito
ed ho compreso che anche gli sconfitti stanno in coda. Mio Signore: desidero incontrarti, ma non
lasciarmi in coda come un cane randagio..
Da quando sono nato sono in coda, immobile.
Mi si sono ghiacciati i piedi simile alla carta straccia è la mia anima.
Spiagge calde e … uccelli. Non so come recitare i miei versi perché ovunque mi incalza la
mannaia.
I fogli sono presi al laccio le penne al laccio al laccio i seni.
Il letto d’amore vuole un permesso di transito.
Mio Signore: l’orizzonte è sempre più sottile e questo paese è rannicchiato tra le acque
triste come una spada spezzata.
Se rifiutiamo la canfora ancora più canfora ci porterebbero. Mio Signore: l’orizzonte è grigio ed
io mi struggo per un raggio di luce.
Se solo volessi aiutarmi mio Signore … mi muteresti in un passerotto. “(Nizar Gabbani)
Ho voluto intramezzare le righe e le cronache di orrori e massacri con immagini (…senza parole),
pezzi di scrittori, poeti o solamente uomini di Palestina, che con le loro intense, profonde,
malinconiche righe, ci dicono quanto ricca e millenaria sia la loro cultura, in modo che ciascuno
possa comprendere meglio ed arricchirsi, grazie al profondo messaggio che trasmettono. E poi
perché come diceva il Leopardi, se ben usata la poesia possa anche essere strumento di resistenza e
di lotta…: “ ….e cagioni nell’animo dè lettori una tempesta, un impeto…di passioni…e
in cui principalmente consiste il diletto che si riceve dalla poesia, la quale ci dee
sommamente muovere e agitare e non lasciar l’animo nostro in riposo e calma…”
(G.Leopardi - Lo zibaldone)
…solo PERNONDIMENTICAREMAI !! Almeno questo.
A cura di Enrico Vigna